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Piccola cosmogonia
portatile

Questo pezzo è un piccolo omaggio al libro – o meglio al suo titolo - di Raymond Queneau, un'opera geniale pubblicata nel 1950, che lessi molti, molti anni fa e che, nonostante la lettura tutt'altro che facile, mi rimase impressa per le fantastiche invenzioni poetiche, linguistiche e filosofiche.

Di tutta la complessità del testo di Queneau, tradotto in Italia da Italo Calvino, ovviamente il pezzo non ha assolutamente nulla, se non, appunto, il titolo, che racchiude l'ossimoro geniale della riduzione a “piccolo” e “portatile” di un concetto come “cosmogonia” che ha, per definizione stessa, dimensioni infinite.

MATERIALI: legno di pallet, legno, alluminio, fil di ferro, gomma, tempera.

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